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L'autismo

ANGSA VCO

Cos’è l’Autismo

Disturbi dello spettro autistico

L’Autismo è una disabilità dello sviluppo che dura tutta la vita e influisce sul modo in cui una persona comunica e si rapporta con le altre persone. Colpisce anche il modo in cui si ha esperienza del mondo che la circonda. L’autismo rappresenta una delle sindromi più complesse e, nelle forme più gravi, difficilmente gestibili che emergono nell’età evolutiva.

Si parla di Disturbi dello Spettro Autistico perché i sintomi variano molto tra i diversi individui, tra il lieve ed il grave. Molto spesso le persone con autismo richiedono un livello elevato di supporto per la loro formazione e vita quotidiana, mentre altre persone richiedono un livello inferiore di aiuto. I bambini e le bambine con autismo presentano importanti difficoltà  nell’interazione reciproca, nella comunicazione e nelle attività di gioco. Il linguaggio verbale, quando presente, risulta spesso non adeguato al contesto, con scarso utilizzo dei gesti comunicativi. Le attività di gioco sono per lo più di tipo ripetitivo, con isolamento rispetto ai gruppo dei coetanei.

Altre caratteristiche dell’autismo sono: la difficoltà  ad esternare i propri sentimenti e a leggere i sentimenti altrui (Teoria della Mente), una diversa sensibilità agli stimoli ambientali (es. una ipo o iper sensibilità ai rumori e agli stimoli sensitivi tattili o gustativi), un deficit dell’immaginazione. Le manifestazioni dell’autismo sono molto varie, per questo si parla di spettro autistico. Esistono vari livelli di gravità, da forme più sfumate ad altre molto acute cui spesso si accompagna un quadro di ritardo mentale. Ancora oggi, non potendoci riferire alle cause, nella maggior parte dei casi ignote, l’autismo viene definito in base a comportamenti osservabili, descritti nei due manuali diagnostici disponibili e a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Salute e negli Stati Uniti d’America:

I sintomi dell’autismo tendono ad essere non solo permanenti ma anche molto variabili: solo un intervento educativo adeguato consente di migliorare significativamente molte delle aree dello sviluppo dei soggetti con disturbo nello spettro autistico.

Le Cause

L’autismo è una sindrome (un insieme di sintomi) determinata da fattori biologici che influiscono sullo sviluppo cerebrale in epoca precoce, cioè durante io sviluppo fetale o nei primi tre anni di vita. Soltanto alcune cause sono note. Tra queste la maggior parte è di natura genetica. La frequenza dell’autismo in fratelli di soggetti autistici è intorno ai 3%, con un rischio relativo nei fratelli circa 10-30 volte maggiore rispetto alla frequenza nella popolazione generale. Diversi studi epidemiologici su gemelli dello stesso sesso suggeriscono che l’elevato rischio di ricorrenza familiare abbia una base genetica, in quanto la concordanza dell’autismo nelle coppie di gemelli monozigotici è elevata (60%), mentre nelle coppie di gemelli dizigotici la frequenza è simile a quella riportata per i fratelli di individui affetti. Gli studi sui gemelli indicano anche che la predisposizione genetica all’autismo possa essere estesa ad un gruppo più ampio di disturbi sociali e/o di comunicazione, con caratteristiche simili a quelle dell’autismo classico, ma presenti in forma isolata o meno grave (il cosiddetto broader phenotype”) nei familiari dei soggetti con autismo. (Bailey A. et ai., 1995, Autism as a strongly genetic disorder: evidence from a British twin study, Psychol. Med., 25:63-7.)

Come intervenire

Quando le cause sono ignote manca la possibilità di una terapia causale e radicale: l’unico intervento di provata efficacia resta quello educativo che consente di migliorare significativamente molte delle aree dello sviluppo delle persone con disturbo nello spettro autistico. Intervento che deve iniziare precocemente e coinvolgere i famigliari, la scuola e la società adulta in modo coerente e programmato.